IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

  Visto l'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
  Visto il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
  Visto  il  decreto-legge  7 settembre 2001, n. 343, convertito, con
modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401;
  Visto  il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
20 dicembre 2002, recante la proroga, fino al 31 dicembre 2003, della
dichiarazione  dello  stato  di  emergenza in relazione alla crisi di
approvvigionamento idrico che ha colpito la regione Umbria;
  Vista la richiesta del 21 luglio 2003, del presidente della regione
Umbria,  con  la quale viene rappresentata l'esigenza di prorogare lo
stato   d'emergenza   in  considerazione  della  circostanza  che  la
scarsezza  delle  precipitazioni  ha  avuto un impatto negativo sulle
risorse  idriche  regionali,  non  consentendo un adeguato incremento
idrico in particolare delle falde e del lago Trasimeno;
  Considerato  che la dichiarazione dello stato di emergenza e' stata
adottata per fronteggiare situazioni che per intensita' ed estensione
richiedono l'utilizzo di mezzi e poteri straordinari;
  Vista  la  deliberazione  del Consiglio dei Ministri adottata nella
riunione del 23 dicembre 2003;
                              Decreta:
  Ai  sensi  e  per  gli  effetti  dell'art.  5, comma 1, della legge
24 febbraio  1992, n. 225, e' prorogato, fino al 31 dicembre 2004, lo
stato  di  emergenza  in  relazione  alla crisi di approvvigionamento
idrico che ha colpito la regione Umbria.
  Il  presente  decreto  verra'  pubblicato  nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana.
    Roma, 23 dicembre 2003
                                            Il Presidente: Berlusconi